mercoledì 15 aprile 2009

DPCM 20/3/2009 Programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali...


Col decreto sono ammessi in Italia, per motivi di lavoro subordinato stagionale, i cittadini stranieri non comunitari residenti all'estero entro una quota massima di 80.000 unità. Tutto fa pensare che come al solito saneranno una parte della popolazione straniera già presente sul territorio nazionale in condizione di irregolarità e al di sotto della reale richiesta del mercato del lavoro (soprattutto agricolo).
La Coldiretti lo scorso anno è stata l’associazione che ha presentato il maggior numero di domande ed è impegnata nelle proprie strutture territoriali a raccogliere le richieste dei datori di lavoro.
Dall'aprile al dicembre 2004, un'equipe di Medici Senza Frontiere aveva viaggiato attraverso il Sud, toccando località in cui si concentrano grandi numeri di lavoratori stranieri in cerca di lavoro. Oltre la metà delle persone intervistate viveva in alloggi in cui non c'era acqua corrente, il 30% non aveva luce elettrica, il 43% niente servizi igienici.In Campania, la metà delle persone intervistate dichiarava di aver subito un maltrattamento negli ultimi sei mesi, nel 90% da un italiano.L'80% dei pazienti visitati nel corso del progetto non aveva alcun tipo di assistenza sanitaria.
Nel 2006 MSF in Sicilia, in analoga situazione, riscontrava fra oltre 150 stranieri malattie respiratoriee, dermatologiche ed altre patologie riferibili alle precarie condizioni abitative, lontane persino dagli standard minimi fissati dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati nei campi profughi.
Nel 2009 andrà meglio?

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