Il Federalismo fiscale è legge
Le novità:DALLA SPESA STORICA AL COSTO STANDARDPer ogni servizio erogato dagli enti territoriali, si individuerà un costo standard, cui tutti dovranno uniformarsi durante un periodo transitorio di cinque anni. Si eliminerà così il meccanismo della 'spesa storica' , che premiava di fatto gli enti che spendevano di più
AUTONOMIA IMPOSITIVAPer finanziare l'erogazione dei servizi, le autonomie locali potranno contare sul fondo perequativo, sulla compartecipazione a tributi erariali e su tributi propri, superando il meccanismo dei trasferimenti.
Regioni: le funzioni fondamentali vanno coperte con gettito tributario valutato ad aliquota e base imponibile uniformi e in base a tributi propri derivati, istituiti con legge statale; addizionale regionale Irpef; compartecipazione all'Iva (in via prioritaria); quote di fondo perequativo; Irap, ma solo in via transitoria in vista di un superamento di questa imposta. Le altre funzioni sono finanziate con tributi propri e fondo di perequazione.
Comuni: finanziati con l'imposizione immobiliare, un mix di compartecipazione a Iva e Irpef e fondo di perequazione. Per le altre ci sono tributi propri e compartecipazione a tributi regionali.
Province: vengono finanziate con tributi sul parco automobilistico; compartecipazione a tributi erariali; perequazione. Mentre per le altre si prevedono tributi propri e compartecipazione a tributi regionali.
I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi erariali 'riferibile al loro territorio'. Abolita la riserva d'aliquota Irpef per le Regioni.
FONDO PEREQUATIVO Quello per le Regioni è statale ed alimentato dal gettito da compartecipazione all'Iva assegnata per le spese relative alle prestazioni essenziali ma anche da una quota del gettito derivante dall'aliquota media di equilibrio di addizionale regionale all'Irpef assegnata per il finanziamento delle spese non riconducibili alle funzioni essenziali. Le quote vengono assegnate a ciascuna regione senza vincolo di destinazione, a favore delle Regioni con minori capacità fiscale. Altri due fondi sono destinati rispettivamente ai Comuni e alle Province e città metropolitane, e vengono anch'essi alimentati con la fiscalità generale
LIMITE ALLA PRESSIONE FISCALEPer arrivare a una complessiva diminuzione della pressione fiscale, la norma prevede che, attraverso i decreti attuativi, 'sia garantita la determinazione periodica del limite massimo della pressione fiscale, nonchè del suo riparto tra i vari livelli di governo'. Anche nella fase transitoria, il federalismo non deve comportare alcun aumento della pressione fiscale generale: 'dalla presente legge e da ciascuno dei decreti legislativi non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica'. Gli enti territoriali saranno poi coinvolti nell'attività di contrasto dell'evasione fiscale.
ROMA CAPITALESi fissano le funzioni amministrative che spettano al comune di Roma, oltre a quelle attualmente di sua competenza. Si va dal 'concorso' alla valorizzazione dei beni storici, artistici, ambientali e fluviali, fino all'edilizia pubblica e privata e alla protezione civile. A disciplinare con regolamenti queste funzioni sarà Assemblea Capitolina, ovvero il vecchio del consiglio comunale, nel rispetto dei vincoli comunitari internazionali, della legislazione statale e regionale, e della potestà legislativa delle regioni. A Roma Capitale viene attribuito un patrimonio commisurato alle funzioni che le vengono attribuite ed è previsto anche il 'trasferimento, a titolo gratuito, a Roma capitale dei beni appartenenti al patrimonio dello Stato non più funzionali alle esigenze dell'Amministrazione centrale. Con una modifica apportata alla Camera, si prevede poi che per far partire l'iter servirà l'accordo di Comune e Provincia.
FUNZIONI DI COMUNI, PROVINCE E 9 CITTÀ METROPOLITANEInizia a definire le funzioni di Comuni, Province e città metropolitane, in attesa della Carta delle Autonomie. In particolare per le Città metropolitane ci sono norme transitorie che riguardano Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e - aggiunta alla Camera - Reggio Calabria. In queste otto città potranno essere istituite le 'Città metropolitane', scelta che comporta la soppressione della Provincia. Comunque necessario un referendum tra tutti i cittadini dei comuni inclusi nell'area.
PREMI E SANZIONI PER ENTI VIRTUOSI E NONPreviste sanzioni, fino al commissariamento, per gli enti che non rispetteranno i vincoli di bilancio. Inserito un 'sistema premiante' per chi, a fronte di un alto livello dei servizi, sia in grado di garantire una pressione fiscale inferiore alla media
PATTO DI CONVERGENZA E ARMONIZZAZIONE DEI BILANCIIl Governo, dopo il confronto in Conferenza Unificata, individua il 'patto di convergenza', un percorso dinamico di convergenza ai costi e fabbisogni standard, che verrà presentato insieme al Dpef alle Camere e che gli enti sono tenuti a rispettare. In caso di mancato raggiungimento lo Stato accerta le motivazioni degli scostamenti e stabilisce le azioni correttive da mettere in atto. Si prevede un percorso di armonizzazione di tutti i bilanci pubblici
COMMISSIONE BICAMERALE SUI DECRETI ATTUATIVILa commissione è composta di 15 senatori e 15 deputati. Il presidente viene nominato dai presidenti di Camera e Senato. La Bicamerale avrà poteri di indirizzo oltre che di controllo, visto che 'formula osservazioni e fornisce al Governo elementi di valutazione utili alla predisposizione dei decreti legislativi'.
Sintesi da wallstreetitalia.com