martedì 5 gennaio 2010

Anno nuovo....


Tra la fine dell'anno e oggi, oltre alla legge finanziaria, ci sono state una serie di sentenze importanti, che hanno sancito:
1) che è reato far svolgere mansioni pesanti al lavoratore non idoneo (Cass. n. 47085);
2) che compiva estorsione un datore di lavoro che minacciava i dipendenti di licenziarli se non avessero accettato di ricevere una retribuzione mensile inferiore a quella pattuita (Cass.n. 48868) ;
3) che il co.co.co. non può chiedere di essere assunto come dipendente se il potere gerarchico e direttivo si esplica in semplici direttive di carattere generale anziché con ordini specifici, reiterati e intrinsecamente inerenti la prestazione lavorativa, che caratterizzano il lavoro dipendente (Cass. n. 26986);
4)Il TAR Lazio ( sentenza n. 13464) invece si è distinto in negativo, con una sentenza discutibile, favorita forse anche da avvocati che non hanno saputo far valere i diritti. Malgrado la legge stabilisca l'esplicita esclusione dalle commissioni di concorso dei sindacalisti, la giustizia amministrativa del Lazio ha dato torto ad un lavoratore: il Tar sostiene infatti, che le uniche due circostanze impugnabili da un candidato escluso sono che il rappresentante sindacale non sia stato scelto per meriti professionali o che la sua attività “possa interferire” con quella dell’ente che ha indetto il concorso. Non solo,una ulteriore ingiustizia sostanziale è stata fatta, quando a quel lavoratore è stato anche detto che "il candidato “legittimamente” escluso non può impugnare la graduatoria “per la mancata esclusione” di un altro concorrente perché dalla sua estromissione “ egli non potrebbe ricavare alcun concreto vantaggio.
Bah!

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